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SEZZE, gli spazi dell’associazione “La Macchia” a disposizione della macchina che gestisce l’emergenza

Tra i soggetti che più di altri soffrono il periodo di isolamento forzato spiccano senza dubbio le associazioni culturali, che del contatto diretto con i propri sostenitori hanno spesso fatto un motivo di orgoglio e hanno creato la base per le proprie iniziative. Con il vero e proprio congelamento delle attività iniziato quasi da due mesi, però, anche le idee si sono dovute fermare. A Sezze le oltre 100 associazioni presenti nel territorio hanno cercato di tenere inizialmente botta, ragionando come se l’estate avrebbe significato la riapertura totale e misure meno restrittive soprattutto per l’organizzazione di eventi, nei quali mantenere la “distanza sociale” è oggettivamente impossibile. Quello che si sente, però, è che la riapertura sarà graduale, quindi il piano originario sarà impossibile applicarlo.

Chi, di contro, ha deciso di rimettersi in discussione rispetto a quanto si svolge quotidianamente nei propri spazi, è stata l’associazione “La Macchia”, che ha deciso di utilizzare proprio i luoghi dove solitamente svolge le proprie attività per sostenere chi si sta occupando della gestione delle emergenze: “Avendo a disposizione uno spazio enorme – ha spiegato il presidente del sodalizio Gianluca Panecaldo – abbiamo deciso di metterlo a disposizione per chi sta combattendo contro questo male mettendo in campo azioni positive. Per questo motivo abbiamo concesso i nostri nuovi spazi della sede di via Melogrosso ai gruppi di Protezione Civile, che li stanno utilizzando, coadiuvati e coordinati dal Comune di Sezze, come base operativa per le loro iniziative, dalla spesa solidale alle uova di Pasqua. Ci siamo sentiti in dovere di farlo perché crediamo nelle buone azioni – ha concluso il presidente – anche se sinceramente speriamo che questo momento passi in fretta, perché comunque tenere aperto uno spazio così grande ha dei costi notevoli, che chiaramente non vengono affatto ammortizzati dalle iniziative che ogni giorno realizziamo e che speriamo di poter tornare presto a riprendere”.